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Vincenza Sarnacchiaro

Data dell'accaduto: 29/03/2012

Luogo dell'accaduto: Napoli

Anni: 93

Vittima della criminalità comune

Breve storia dell'accaduto 

Vincenza Sarnacchiaro, 93 anni, muore soffocata con un cuscino nel corso di una rapina, nel suo appartamento nel centro storico di Napoli.

Vincenza, insegnante di matematica in pensione, viveva da sola nel suo piccolo appartamento. Era soprannominata dai vicini di casa "la signora dei colombi" per la sua passione di accudire i piccioni dandogli del cibo ogni mattina. Anche la mattina dell'accaduto un panettiere della zona vede la donna al balcone intorno alle cinque del mattino, poi le persiane rimangono chiuse, a differenza di come accadeva di solito. Intorno alle dieci Vincenza viene ritrovata dal pronipote, giunto per farle visita, riversa sul suo letto con un cuscino sul volto.

Dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti, la morte della donna dovrebbe collocarsi tra le cinque e le dieci del mattino. Non vengono rinvenuti segni di effrazione alla porta, né al cancello d'accesso, probabilmente Vincenza conosceva il suo aggressore. Nelle settimane precedenti, la donna avrebbe sostituito due volte la serratura della porta di casa. La prima volta perché, dopo aver accolto una ragazza rom per offrile ristoro, si accorge della sparizione delle chiavi; successivamente decide per un nuovo cambio della serratura quando la ragazza si ripresenta a casa sua per restituirle le stesse chiavi. Le indagini si concentrano intorno a questa ragazza e ad eventuali complici. 

Gli esami del dna svolti su alcune tracce rinvenute su un contenitore portaoggetti conducono al fermo di un uomo, parente della giovane donna che Vincenza aveva accolto in casa sua, fermata per concorso in rapina. I due, con la collaborazione di altre due persone, arrestate qualche giorno dopo a Terracina mentre tentavano la fuga, avrebbero messo in atto la rapina portando via un bottino di 60 euro. Vincenza Sarnacchiaro sarebbe stata sorpresa nel sonno dalla presenza di estranei ed avrebbe provato ad urlare per chiamare aiuto. Ma è stata zittita dal cuscino sul volto che le ha tolto il respiro. 

Nel marzo del 2013 i responsabili dell'omicidio di Vincenza Sarnacchiaro vengono condannati a tre ergastoli e ventidue anni di carcere.

La disponibilità verso il prossimo di Vincenza era nota nel quartiere, soprattutto il suo supporto economico per gli studi del figlio del vicino di casa, Benito Di Girolamo. Il ragazzo, letteralmente adottato dalla ex insegnante, ha sentito il dovere di costituirsi parte civile al processo contro gli assassini.

I responsabili del delitto dovranno risarcire il danno a un nipote della vittima e a tutti loro verrà sospesa la potestà genitoriale.

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REPUBBLICA 23 MARZO 2013

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