
"E c'è un filo sottile da ponente a levante
che mantiene l'anima di questa Napoli ansante.
Questa anima striscia con offese sul fianco e
trascura con sé le sue anime vere,
son le anime pure..."
Oggi in occasione del Ventesimo anniversario dell'omicidio di Attilio Romanò, "napoletano perbene", giovane e poeta, vittima innocente di camorra, la scuola che porta il suo nome, nel suo quartiere, Miano, ha organizzato un momento bellissimo coniugando il lavoro dei ragazzi della scuola, la musica eseguita magistralmente dalla Fanfara dell'Arma dei Carabinieri e le Istituzioni, la VII Municipalità con il presidente Antonio Troiano, il Consiglio Regionale con la consigliera Roberta Gaeta, la Regione Campania con l'assessore alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione, Mario Morcone.
Con loro don Tonino, nostro presidente, Giuseppe Granata, presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e Rita e Maria, mamma e sorella di Attilio.
Oggi il cuore di Attilio ha gioito nella memoria della sua bellezza e della sua onestà, della riflessione, inoltre sulla bellezza del mondo, la quale dipende dall'impegno di ciascuno di noi.