
La Fondazione Pol.i.s. (Politiche Integrate di Sicurezza) della Regione Campania esprime la più totale e incondizionata vicinanza alla signora Anna Gaeta, vedova di Patrizio Falcone, vittima innocente della criminalità ucciso il 23 maggio 2020, e a suo figlio Francesco, in seguito al deprecabile episodio di attacco e strumentalizzazione avvenuto sui social media.
Un recente video, diffuso da una persona attiva sui social su una piattaforma molto seguita, ha preso di mira una datata intervista della vedova Falcone, distorcendone il contenuto e sottoponendo la famiglia a un'ondata di commenti e giudizi lesivi della loro dignità e della memoria del loro congiunto.
"Siamo profondamente rammaricati e indignati per l'ennesimo tentativo di spettacolarizzazione e offesa nei confronti di chi porta il peso e l'onore di una memoria tanto dolorosa quanto importante per la nostra comunità," dichiara don Tonino Palmese, Presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania: "la Fondazione Pol.i.s. è da sempre al fianco delle vittime innocenti della criminalità e dei loro familiari, e non possiamo tollerare che il dolore privato venga profanato per generare visualizzazioni o un facile sensazionalismo."
La vicenda Gaeta-Falcone non è solo la storia di una famiglia colpita dal dramma, ma è parte integrante della lotta per la legalità e la giustizia. Le parole della signora Anna Gaeta e di suo figlio sono un monito e una testimonianza che meritano rispetto e ascolto, non derisione o manipolazione.
La Fondazione Pol.i.s. chiede con forza:
Il rispetto incondizionato per il vissuto e la testimonianza della famiglia Gaeta-Falcone e di tutti i familiari delle vittime innocenti.
La condanna unanime di ogni forma di cyberbullismo e di strumentalizzazione mediatica del dolore.
Un intervento immediato sule piattaforme social, nel rispetto dei tempi giudiziari, per rimuovere il contenuto offensivo e adottare misure volte a prevenire il ripetersi di simili azioni.
La Fondazione continuerà a monitorare la situazione e ad assicurare alla famiglia Gaeta-Falcone tutto il supporto necessario, ribadendo che la memoria delle vittime innocenti non è un contenuto da "trend", ma un valore sacro e fondante della nostra società.
“Proprio in questo periodo – ha aggiunto il presidente don Palmese – con il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, membro del nostro Comitato Scientifico, stiamo predisponendo delle strade per raccontare i fatti ancora di più dal punto di vista delle vittime innocenti. Non possiamo tacere dinanzi a questo uso sregolato dei social media, sia a livello italiano che internazionale, che provoca una violenza mediatica e psicologica a coloro che hanno subito un dolore inesplicabile a parole”.
