Salta al contenuto principale Skip to footer content

All'insegna della memoria i saluti di Natale con i familiari delle vittime innocenti della criminalità

Saluti di Natale

Ieri, 20 dicembre 2023, si sono tenuti presso la Biblioteca a porte aperte "Annalisa Durante" di Forcella, luogo simbolo della lotta alla camorra e a ogni sopruso criminale, i consueti saluti natalizi della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania con i familiari delle vittime innocenti della criminalità. Un momento per ricordare quanto le vite delle vittime innocenti, che si fanno memoria, sono capaci di trasformare la società nel segno della legalità e della giustizia.

"Nell'iconografia classica cristiana i volti delle persone sono aperti, nella iconografia di un'altra importante confessione religiosa, gli occhi sono chiusi. La differenza è che per i cristiani lo sguardo è al cielo ma si situa anche nelle realtà contingenti, in altre religioni c'è l'ispirazione al trascendente prescindendo da una realtà terrena. Noi siamo in una realtà terrena nella quale l'altro simbolo venuto fuori è la sedia vuota, che rappresenta un'assenza, non un vuoto. L'assenza noi la vogliamo riempire e la si riempie nella quotidianità del dolore delle singole famiglie delle vittime innocenti della criminalità, che coltivando la memoria, coltivando il ricordo, coltivando la responsabilità, coltivando anche una forma di associazionismo solidale riesce a dare senso a quella sedia che non è vuota, bensì conserva un'assenza, che anche nei momenti di festa è utile ricordare. Quella persona non sarà più parte fisica della famiglia, ma può essere parte fisica di una spiritualità. L'ambiente che ci ospita è un luogo dove la cultura diventa un linguaggio nuovo, il linguaggio che sostiene la speranza, la cultura è sempre un raccordo tra etica e spiritualità laica, un qualcosa che fa crescere e contamina. Una volta questo luogo era destinato ad altro, oggi diventa un luogo di riappropriazione dell'anima. Voi fate parte a pieno titolo certamente di uno Stato che deve garantire la sicurezza, ma la vostra presenza, responsabilità e testimonianza è parte integrante di questo comparto e dispositivo. La sicurezza non si realizza soltanto con il Prefetto e le forze di polizia, anzi, sarebbe qualcosa di monco se non fosse accompagnata da una cultura capace di far crescere il sociale, di creare condizioni di vivibilità, che le agenzie educative, le associazioni, riescono a far trasudare di speranza". Così il prefetto di Napoli, Michele Di Bari.

Enrico Tedesco, il prefetto Di Bari e don Tonino

"Ci sono linguaggi che ci permettono di capire cosa dobbiamo dire e che cosa possiamo fare. Maria, mamma di una vittima innocente ci insegna a parlare e capire attraverso due momenti: Le grida del parto e il silenzio dell'allattamento. Le grida sono paradossalmente contenitore di sofferenza e di gioia. Si paradossalmente. Dentro quelle urla si manifesta già il calvario ma allo stesso tempo quel gridare è portatore di una stupenda melodia e cioè l'annuncio al mondo che il Salvatore è diventato vita e la vita è il luogo ideale della salvezza. Ma la mamma della vittima innocente ci consegna anche il silenzio dell'allattamento. Un silenzio che parla attraverso l'incrocio di due sguardi. Sono il primo atto di contemplazione che si realizza sulla "faccia della terra". La madre può chiamare Dio con il titolo di "Figlio mio" e Dio invece può dire con gli occhi, prima ancora della bocca: Mamma. Dentro questo dialogo possiamo sentire pronunciare i nostri nomi. Questo vuol dire che siamo amati, dunque salvati. questa è la manifestazione della gioia. Tutto il resto è bla bla… è noia." Queste le parole di don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania.

Giuseppe Granata

"Come rappresentante dei familiari di tutte le vittime innocenti della criminalità ci tengo a dire che noi siamo il perno, il fulcro, di questa tensione morale, che fortunatamente le istituzioni, le associazioni, la magistratura e le forze dell'ordine riconoscono, perché le vittime hanno subito sulla loro pelle una tragedia e stanno cercando di trasformare questo dolore in impegno, che va nella direzione non solo di evitare che altre tragedie si verifichino, ma anche che la società interiorizzi il nostro dolore come elemento di progresso e cambiamento, come esigenza della nostra città di uscire da questa grande problematica della violenza, sparute minoranze che sconvolgono la vita di tante persone", questo l'intervento di Giuseppe Granata, presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità.

"Negli anni '70 questo era un quartiere nel pieno dominio delle organizzazioni criminali. Vedere oggi una fonte di positività, all'interno di questa biblioteca è bello. Le vittime innocenti di criminalità sono purtroppo tantissime, anche di recente ce ne sono state, questo implica una riflessione attenta, su come si arrivi a uccidere, anche minorenni che giungono a compiere azioni così efferate verso altri coetanei. Questo è un problema della presa in carico dei minori, che parte già dalla tenera età. Il Comune ha un compito importante che richiede risorse e il contributo del Terzo Settore. Siamo sulla buona strada, c'è tanta volontà, idee e progetti, vedere questa struttura apre alla positività", così l'assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità del Comune di Napoli, Antonio De Iesu.

Giovanni Lombardi

"Il nostro impegno è sempre stato quello di essere al fianco delle istituzioni. Siamo sempre stati in prima linea contro il disagio sociale, da questo punto di vista abbiamo sempre seguito le iniziative di don Tonino Palmese e della Fondazione Pol.i.s. per contrastare queste devianze. Speriamo di poter vedere giorno per giorno dei miglioramenti, che già sono visibili sul nostro territorio, grazie alle attività delle istituzioni e delle forze dell'ordine. La gente ha rialzato la testa, le emergenze si stanno affrontando, noi saremo sempre al fianco di Pol.i.s. in tutte le sue attività", così è intervenuto Giovanni Lombardi, fondatore di Nefrocenter, che anche quest'anno ha supportato i familiari delle vittime innocenti di reato.

Fra' Fedele

Ai saluti hanno preso parte anche Lucia Rea, comandante del Corpo di Polizia Metropolitana di Napoli, Enrico Tedesco, segretario generale della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, Stefania Colicelli, dirigente scolastico del Liceo "Vittorio Emanuele II - Garibaldi", Pasquale Leone di Libera, Fra' Fedele Mattera o.f.m. che ha aperto e chiuso gli auguri natalizi esibendosi con la sua zampogna. Nell'occasione sono stati presentati i prodotti realizzati dalle operatrici e dagli operatori delle cooperative sociali e dell'associazioni che lavorano sui beni confiscati alla criminalità organizzata.

RASSEGNA STAMPA

SIComunicazione

Videoinformazioni

Napoli Village

 

 

Etichette: