Vittorio Zampetti

Data dell'accaduto: 03/11/2012 


Data del decesso: 07/11/2012


Luogo dell'accaduto: Santa Paolina

Vittima della criminalità comune

Breve storia dell'accaduto

Vittorio Zampetti, originario di Santa Paolina, in provincia di Avellino, è un ragazzo di 19 anni impiegato in una officina meccanica.
Il 3 novembre del 2012, Vittorio si trova coinvolto in una lite con un uomo.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Vittorio viene aggredito dall'uomo nel bar che entrambi sono soliti frequentare. La lite continua poi all'esterno del locale.

Vittorio viene colpito da violenti pugni. Alcuni presenti dividono i ragazzi. Vittorio si appoggia ad una recinzione e ormai privo di sensi cade battendo la testa. Soccorso da alcuni amici, il ragazzo viene trasportato all'ospedale Moscati e lì sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
Dopo cinque giorni, Vittorio muore per le conseguenze del trauma cranico.

La consulenza medico legale rivela che i colpi inferti hanno provocato il trauma cranico e di conseguenza la morte di Vittorio Zampetti. In attesa di un definitivo esito giudiziario, l'indagato intanto ha ottenuto la misura degli arresti domiciliari.

Nel dicembre 2013 il magistrato titolare delle indagini per l'omicidio di Vittorio Zampetti chiede al Gip Riccardi del Tribunale di Avellino, di poter riaprire alcuni accertamenti.

Nel corso dell'udienza dinanzi al GIP, l'8 gennaio 2014, emergono novità rispetto alla storia di Vittorio Zampetti: potrebbero essere due persone i responsabili della sua morte. Alcune persone presenti tra il pubblico si indispettiscono all'udire alcune testimonianze, chiamate a spiegare quanto a loro conoscenza, riferiscono al giudice che Vittorio è stato massacrato di botte dal primo indagato e da un'altra persona che indossava un giubbotto nero.


Il 12 Marzo del 2014 il Giudice Giuseppe Riccardi condanna il primo indagato a 9 anni di carcere.
Il colpevole dell'omicidio che aveva colpito più volte Vittorio, dichiara in aula di essere innocente affermando che la vittima sarebbe morta a causa di un'altra persona che spinse Vittorio facendolo cadere a terra e facendogli battere la testa.
Il giudice Giuseppe Riccardi ha trasmesso tutti gli atti alla procura riguardanti altresì la posizione di un secondo uomo presente al circolo in giorno dell'omicidio. 

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