Data dell'accaduto: 28/05/2012
Luogo dell'accaduto: Brusciano
Anni: 33
Vittima di femminicidio
Breve storia dell'accaduto
Vincenza Zullo, 33 enne di Brusciano, madre di due figli, un maschio di 12 anni ed una bambina di 6 anni, viene uccisa il 28 maggio 2012 a colpi di arma da fuoco. A sparare è il marito, 35 anni, guardia particolare giurata presso la ditta di vigilanza Cosmopol di Avellino.
I carabinieri, giunti a casa della donna dopo essere stati allertati da una chiamata anonima, rinvengono il corpo di Vincenza riverso a terra con il volto sfigurato dal proiettile. Il marito dichiara in un primo momento che la donna si è suicidata con la pistola da lui regolarmente detenuta, ma gli inquirenti non credono alla versione fornita: così, dopo un lungo interrogatorio, confessa di aver ucciso la moglie a seguito dell'ennesimo diverbio per motivi economici, mentre i figli dormivano.
Dalle testimonianze fornite dai parenti della vittima, l'uomo risulta essere un uomo irascibile ed aggressivo. L'uomo è già noto alle forze dell'ordine: nel 1998 era stato arrestato per estorsione e nel 2010 aveva accoltellato uno zio durante una lite. Ciononostante riesce ugualmente ad ottenere il decreto di guardia giurata, nonostante l'inoltro delle forze dell'ordine di una richiesta interdittiva nei confronti dell'uomo alla Prefettura di Avellino.
Poco tempo prima del tragico epilogo, l'uomo aveva ferito Vincenza alla testa costringendola a 9 punti di sutura, ma la donna non aveva esposto denuncia contro il marito.
Nel luglio 2013 viene condannato a 18 anni di reclusione con rito abbreviato. Non è stata riconosciuta l'aggravante dei futili motivi portata avanti dall'accusa. La difesa ha presentato ricorso.