Carlo La Catena

Carlo La Catena

Data dell'accaduto: 27/7/1993

Luogo dell'accaduto: Milano

Anni: 25

Vittima del dovere per mano della criminalità organizzata

Breve storia dell'accaduto

Il 27 luglio 1993 il giovane vigile del fuoco Carlo La Catena perde la vita in un attentato mafioso in via Palestro a Milano insieme a due compagni di lavoro, a un vigile urbano e a un commerciante marocchino, mentre 12 persone restano ferite. La sera del 27 luglio, verso le 23, un commando mafioso fa esplodere un ordigno nascosto in un'auto nei pressi del padiglione d'arte contemporanea in Via Palestro: i vigili del fuoco e il vigile urbano, coscienti della presenza di un ordigno pronto ad esplodere, fanno in tempo a mettere tutto in sicurezza salvando i tanti passanti ancora per strada ma sacrificando la loro vita. 

Gli inquirenti hanno individuato i responsabili della strage: si tratta dei boss mafiosi Totò Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella, i fratelli Graviano e Formoso, Matteo Messina Denaro; Gaspare Spatuzza e Francesco Giuliano avrebbero invece rubato la Fiat Uno, poi fatta esplodere, e avrebbero trasportato e collocato l'esplosivo grazie al supporto di Filippo Marcello Tutino, considerato il basista. 

Nel 2002, in base alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, la Procura di Firenze dispone l'arresto di coloro che compirono materialmente la strage. Nel 2003 la Corte d'Assise di Milano condanna i due fratelli imputati all'ergastolo e tale condanna viene confermata nei due successivi gradi di giudizio. Sulla base delle dichiarazioni di un pentito, nel 2012 la Procura di Firenze dispone l'arresto di un pescatore (D'Amato) che aveva fornito l'esplosivo utilizzato in tutti gli attentati del 1992-1993, compresa la strage di via Palestro. Nel 2013 il pescatore viene condannato all'ergastolo con rito abbreviato.

La condanna venne confermata in appello nel 2014 e, due anni dopo, in Cassazione nel 2015 lo stesso D'Amato iniziò a collaborare con la giustizia e confermò il suo coinvolgimento nella fornitura di esplosivi. 

Il 22 novembre 1993 il Presidente della Repubblica ha conferito al vigile Carlo La Catena la Medaglia d'oro al valor civile. 

Il 27 aprile 1994 nasce l'Associazione Vigile del Fuoco Carlo La Catena, riconosciuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Campania con l'obiettivo di ricordare il sacrificio dei vigili del fuoco impegnati a Milano il giorno dell'attentato del 1993 che si sono distinti per il loro eroismo.

Il 27 luglio 1995 il Comune di Napoli, di cui era originario il giovane Carlo, ha posto una targa commemorativa in suo onore.

L'11 aprile 2011 Carlo La Catena viene insignito della Medaglia d'oro di vittima del terrorismo. 

Viene istituito il Premio Nazionale Vigile del Fuoco "Carlo La Catena", autorizzato del Ministero dell'Interno n. 15046 del 30 marzo 2012, da assegnare annualmente al personale di tutti i livelli e gradi facente parte del Dipartimento, che si siano distinti in qualche modo nello svolgimento del proprio dovere, innalzando con il proprio ingegno, virtù e coraggio, l'onore e la fama del glorioso Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, uomini e donne speciali. Il premio consta nell'attribuzione di una "Pergamena di Merito".

Il 20 marzo 2013, su proposta del IV circolo didattico, il Comune di Casoria ha intitolato il piazzale antistante agli uffici comunali al giovane vigile. 

il 4 maggio 2013 a Casoria gli è stato intitolato un piazzale.

Il 27 luglio 2013, in occasione del ventennale della strage di via Palestro, il Comune di Milano ha scoperto una nuova targa commemorativa sostituendo la precedente posta nel 1994. 

La vicenda di Carlo è ricordata nel "Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia", edito da Castelvecchi nel 2013.

Sabato 15 giugno 2013 presso Castel Capuano a Napoli si è tenuta la consegna della Medaglia d'Argento al Merito "Carlo La Catena", per l'Impegno civico e la diffusione dei valori della legalità alla presenza del ministro dell'Interno Angelino Alfano.

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