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Nel nome di don Diana l'incontro tra i familiari delle vittime francesi e campane

L'incontro a Casa Don Diana

Nel segno di don Giuseppe Diana, sul solco del suo sacrificio, avvenuto trent'anni fa, presso la Casa che porta il suo nome, bene confiscato alla camorra di Casal di Principe, insieme al Comitato, la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania ha incontrato una delegazione di familiari di vittime innocenti provenienti dalla Francia, accompagnati da giornalisti, accademici e studenti. Presenti, per la delegazione campana, Marisa Diana, sorella di don Peppe, Salvatore Di Bona, delegato da Giuseppe Granata, presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, figlio di Antonio, vittima innocente di camorra, Giuseppe Miele, fratello di Pasquale, vittima innocente di camorra, Anna e Giuseppe Paciolla, genitori di Mario Paciolla, giornalista e cooperante internazionale, Mario Petito, papà di Antonio, vittima innocente di camorra.

Per la delegazione francese presenti: Elisabeth Borrel, moglie del magistrato Bernard Borrel, ucciso a Gibuti, Laetitia Linon, zia di Rayanne, quattordicenne ucciso a Marsiglia, Hassna Arabi, cugina di Sokayna, ventiquattrenne uccisa a Marsiglia, Fata Rahem, mamma di Liam, anch'egli vittima innocente, Jasmine Benaim, sorella di Kawtar, ucciso a diciassette anni, Hassina Sadani, zia di Sarah, uccisa a diciannove anni, Jean-Toussaint Plasenzotti, zio di Maxime Susini, attivista antimafia vittima innocente e Ouassila Benhamdi, madre di Brahim, vittima innocente.

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