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Antonio Cristiano

Antonio Cristiano

Data dell'accaduto: 02/12/1983

Luogo dell'accaduto: Melito di Napoli

Anni: 27

Vittima del dovere per mano della criminalità organizzata

Breve storia dell'accaduto

Il 2 dicembre 1983, lungo la strada che da Melito porta a Giugliano, l'agente di custodia Antonio Cristiano, in servizio presso il penitenziario napoletano di Poggioreale, rimane vittima di un agguato camorristico. Con lui resta ferito gravemente, ma senza esito mortale, il collega Aniello De Cicco. 

Quel mattino del 2 dicembre, Antonio e Aniello, amici sin dal periodo in cui prestavano servizio a Foggia, smontano insieme dal turno e, essendo residenti entrambi a Trentola Ducenta, si avviano con l'auto di Antonio verso casa. In attesa a un semaforo, l'auto dei due poliziotti viene affiancata da quella dei killer. Antonio verrà colpito al cuore mentre Aniello, anch'egli colpito, riesce ad uscire dall'abitacolo e in qualche modo a mettersi in salvo. Il giorno successivo, con una telefonata al quotidiano "Il Mattino", l'agguato viene rivendicato dall'O.C.A. (Organizzazione camorrista armata), un gruppo di fuoco vicino alla camorra cutoliana. Come in molti altri delitti di guardie carcerarie, in quel periodo i sicari di Cutolo volevano assicurarsi attraverso l'intimidazione un trattamento di favore per i capiclan detenuti.  

Antonio era sposato da un anno e la giovane moglie all'epoca era incinta di otto mesi.

Antonio Cristiano è riconosciuto "Vittima del Dovere" ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell'Interno. All'ingresso del corridoio del carcere di Poggioreale è presente una targa in memoria dei caduti del Corpo degli agenti di custodia in cui compare anche il nome di Antonio.

La storia di Antonio Cristiano è raccontata nel libro di Raffaele Sardo "Al di là della notte", promosso dalla Fondazione Polis ed edito da Pironti nel 2010. La vicenda di Antonio è anche ricordata nel "Dizionario enciclopedico delle Mafie in Italia", apparso per Castelvecchi nel 2013.

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