Data dell'accaduto: 23/02/1982
Luogo dell'accaduto: San Giorgio a Cremano
Anni: 43
Vittima del dovere per mano della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
Il maresciallo di Polizia Antonio Salzano , 43 anni, viene colpito a morte in casa sua la notte del 23 febbraio 1982. Originario di Afragola, vive a San Giorgio a Cremano con la sua famiglia e lavora al nucleo scorta detenuti.
Il giorno prima della sua morte egli si trova presso il palazzo di giustizia dove viene ucciso il boss Antonio Giaccio e ferito Gennaro Liccardi, entrambi rinchiusi nelle camere di sicurezza. Una telefonata anonima, giunta al quotidiano il Mattino, cercherà di mettere in collegamento l'attentato in tribunale con la morte del maresciallo Salzano, facendola passare come una vera e propria vendetta camorristica: si dirà infatti che proprio il maresciallo Salzano ha fornito le armi ai detenuti, gettando fango sulla sua memoria.
Solo qualche tempo dopo, Michele Montagna, affiliato dei cutoliani, dichiara di aver ucciso e ferito Giaccio e Liccardi, scagionando definitivamente il maresciallo Antonio Salzano.
La storia del maresciallo di Polizia Antonio Salzano è riproposta nel libro di Raffaele Sardo, Al di là della notte, Storie di vittime innocenti della criminalità ,edito da Pironti e promosso dalla Fondazione Polis nel 2010.
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VITTIME DI MAFIA PER NON DIMENTICARE