Data dell'accaduto: 19/03/2018
Luogo dell'accaduto: Terzigno
Anni: 31
Vittima di femminicidio
Breve storia dell'accaduto
Pasquale e Immacolata: lui ha 36 anni, lei 31. Si sono conosciuti una decina di anni prima del tragico evento, lei resta incinta e decidono di sposarsi. Ma, alla lunga, le cose non vanno più bene tra loro: da almeno due anni non dormono più insieme. Imma ha una nuova relazione, ma fino al 4 marzo 2018 Imma e Pasquale vivono ancora insieme con la figlia nella palazzina di Terzigno dove, in un altro appartamento, vive anche la mamma di lui sposata con un impiegato di banca. È proprio il 4 marzo che Pasquale affronta la moglie, in presenza della suocera di lei. La discussione degenera, volano parole grosse, qualche schiaffo. Immacolata viene strattonata forte ad un braccio e prende la sua decisione: va via da casa con la figlia e decide di chiedere ospitalità al padre, rimasto vedovo da tre anni, che vive con una nuova compagna a Boscoreale. Prima di tornare dal padre si ferma alla Stazione dei Carabinieri di Terzigno e presenta una querela per percosse contro la suocera e il marito. Passa un giorno e arriva la reazione: anche la suocera denuncia la nuora per percosse e accenna anche ad un coltello che sarebbe stato brandito contro di lei. Pasquale non sa darsi pace per la relazione che la moglie ha con un altro uomo e affida le sue confidenze a venti lettere dirette ad un amico, alla figlia, a se stesso.
Sono le ore 8,20 del 19 marzo 2018 quando Pasquale si presenta con il suo scooter grigio davanti al cancello della scuola elementare Boccia al Mauro di via dei Pini a Terzigno. I bambini sono entrati nelle aule da poco, tra loro c'è anche la sua unica figlia di nove anni. Pasquale cerca la moglie che aveva accompagnato la figlia a scuola con il suo Suv nero. Con lei c'è la mamma di un' altra bambina che le ha chiesto un passaggio. "Scendi che ti devo parlare", le dice Pasquale. L'amica si allontana. Dopo pochi attimi l' uomo caccia fuori dalla tasca una pistola, spara colpendo la moglie alla testa. Immacolata si accascia sul marciapiede, dove è parcheggiato il suo Suv. In quel momento, ad assistere alla scena ci sono i genitori dei bambini da poco entrati a scuola. Tra le urla tutt'attorno, Pasquale riprende il suo scooter e scappa via, lasciando la moglie in una pozza di sangue, morta all'istante.
"I bambini possono essere prelevati al lato parcheggio delle maestre", dice un foglietto volante affisso davanti al cancello principale della scuola. Un invito finalizzato a tutelare i piccoli, in modo che non vedano il corpo della donna avvolto in un lenzuolo bianco.
Dopo l'omicidio Pasquale Vitiello non si allontana da Terzigno e si arrende subito: parcheggia il motorino, sistema il casco e poi si toglie la vita con un colpo di pistola alla testa. Il corpo viene trovato dalle forze dell'ordine alle prime luci dell'alba.
Le esequie dei due sposi si celebrano separatamente. La mattina Imma, nella chiesa Sant'Anna ai Pellegrini a Boscoreale, nel pomeriggio Pasquale, nella chiesa del Carmine in località Boccia al Mauro a Terzigno. Diversi i luoghi, differenti i toni e persino i colori: cori, applausi, palloncini accompagnano Imma, il silenzio accoglie Pasquale.
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