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Mena Morlando

Mena Morlando

Data dell'accaduto: 17/12/1980

Luogo dell'accaduto: Giugliano in Campania

Anni: 25

Vittima della criminalità organizzata

Breve storia dell'accaduto

Filomena Morlando viene uccisa a pochi passi da casa per il vile tentativo di prendere il suo corpo come "scudo umano" nel corso di un conflitto a fuoco tra camorristi. Mena quel giorno era scesa di casa per raggiungere una lavanderia poco distante, ma nel corso del tragitto a piedi si è trovata coinvolta nell'agguato.

Per troppo tempo la stampa ha ingiuriato il nome e la storia di Mena parlando del suo caso nei termini di un omicidio passionale. I familiari, su tutti il fratello Francesco, si sono battuti negli anni perché Mena fosse riconosciuta quale vittima innocente di camorra. Il magistrato Raffaele Cantone ha adottato questa terribile vicenda e nel corso di numerosi interventi pubblici e nel libro "Solo per giustizia" ha sempre sottolineato la matrice camorristica dell'assassinio di Mena.  

La dinamica dei fatti non è mai stata ricostruita in un processo. 

Nel 2010 il Comune di Giugliano ha intitolato una strada alla studentessa 25enne. L'anno successivo il presidio di Libera di Giugliano è stato dedicato a Mena e una targa è stata scoperta in via Monte Sion, luogo dell'omicidio.

Nel mese di giugno 2014, l'associazione Libera ha inaugurato il nuovo presidio a Salerno dedicato alla memoria di Filomena Morlando.

A Mena Morlando, a marzo 2016, è stata intitolata la sala consiliare del Comune di Giugliano. 

La storia di Mena Morlando è raccontata nel libro di Raffaele Sardo "Come nuvole nere", edito da Melampo e promosso dalla Fondazione Polis nel 2013, e nell'opera di Raffaele Cantone "Solo per giustizia", pubblicata da Mondadori nel 2010.  La vicenda di Mena è anche ricordata nel "Dizionario enciclopedico delle Mafie in Italia", apparso per Castelvecchi nel 2013.

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