Data dell'accaduto: 26/05/2009
Luogo dell'evento: Napoli
Anni: 33
vittima della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto:
Il giorno 26 maggio 2009 Petru Birladeanu è ucciso in una sparatoria presso la stazione della Cumana di Montesanto tra i vicoli della Pignasecca, rione popolare di Napoli. Otto persone in sella alle proprie moto sparano all'impazzata ferendo anche un 14enne, poi ricoverato al Vecchio Pellegrini. Petru Birladeanu, colpito al cuore, rimane riverso a terra privo di vita tra i tornelli che bloccano l'accesso ai binari. Petru era un musicista di fisarmonica, di origine rumena, conosciuto nella zona, una persona gentile che si guadagnava da vivere portando la sua arte sui vagoni della Cumana, accompagnato sempre dalla sua compagna. La sua morte si inserisce nelle azioni dimostrative per l'affermazione del predominio dei clan della zona, da un lato i Mariano-Elia-Lepre, dall'altra i Ricci-Sarno. Dopo aver seguito diverse piste, gli agenti della squadra mobile di Napoli, diretti da Vittorio Pisani, hanno fermato Marco Mariano, ex boss dei Quartieri Spagnoli.
Nel mese di marzo 2012 si è concluso il processo contro gli assassini di Petru. Condannati a 30 anni di reclusione Mario Ricci, Salvatore e Maurizio Forte (appartenenti al clan Sarno), con il riconoscimento dell'articolo 7 della legge antimafia del 1991, per aver agito in concorso tra di loro al fine di affermare e agevolare la propria supremazia camorristica nella zona. Questi, recandosi a bordo di scooter e motociclette a Piazza Montesanto - per esplodere a scopo dimostrativo numerosi colpi di arma da fuoco in direzione dell'abitazione di Mariano Salvatore, figlio di Mariano Ciro, capo storico dell'omonimo clan camorristico -, avevano cominciato a sparare all'impazzata già all'altezza dell'affollato ingresso della funicolare, colpendo mortalmente Petru e ferendo un ragazzo. La condanna dei tre esecutori materiali del delitto viene confermata in Cassazione nel 2015. I giudici hanno, inoltre, previsto il pagamento di una provvisionale a favore delle parti civili costituitesi, la famiglia Birladeanu e la famiglia del ragazzo minorenne rimasto ferito durante la sparatoria. Si sono costituiti parte civile anche la Regione Campania e il Comune di Napoli.
L'8 ottobre del 2010 l'Università di Napoli Federico II ha inaugurato la biblioteca d'italiano L2 alla memoria di Petru Birladeanu. La storia di Petru Birladeanu è ricordata nel Dizionario enciclopedico delle mafie, edito da Castelvecchi, Roma. Il sei maggio 2014 a Napoli, il presidio territoriale Vomero-Arenella di "Libera" sarà intitolato a Petru Birladeanu e a Gianluca Cimminiello. A maggio 2015, a cura del Presidio di Libera Vomero – Arenella intitolata a lui e a Gianluca Cimminiello, della Fondazione Pol.i.s. e del Comune di Napoli viene organizzata una cerimonia commemorativa presso la Stazione Cumana di Montesanto, nel cui atrio è custodita in una teca la fisarmonica di Petru, con una targa che richiama alla memoria il tragico episodio di violenza di cui fu vittima innocente. Nel mese di maggio del 2016, il presidio di Libera Vomero-Arenella, insieme all'assessorato all'Istruzione della Regione Campania e ad Eav – Ente Autonomo Volturno, hanno messo in campo quanto possibile per raggiungere un piccolo ma importante traguardo: la stazione di Montesanto viene intitolata al giovane musicista rom. All'iniziativa un intervento musicale di Roberto Ormanni. Nel mese di maggio del 2017, l'iniziativa in memoria di Petru, organizzata dal Presidio Vomero Arenella, si è svolta al piano superiore presso i binari del treno per coinvolgere i passeggeri in attesa del mezzo. I ragazzi del presidio, insieme agli studenti delle scuole Pansini e San Nazzaro di Napoli, hanno distribuito dei volantini in cui si chiedeva a tutti se conoscessero Petru e se sapessero che la stazione di Montesanto fosse a lui dedicata. Nel 2018 in memoria di Petru un albero viene piantato presso il giardino del Castello Mediceo ad Ottaviano, mentre presso la Stazione Montesanto si svolge un flash mob in sua memoria con un momento di musica, a cura del maestro Roberto Ormanni, e un momento di poesia, a cura di Emilio Vittozzi e Valerio Iermano.