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Le parole di don Tonino Palmese dopo i recenti avvenimenti a Casal di Principe

Quadrifoglio Polis

"Da pochi mesi abbiamo celebrato il trentennale dell'uccisione di don Giuseppe Diana, e abbiamo celebrato quanto è scaturito dalla sua uccisione: la ribellione sociale, la presa di coscienza dei cittadini, azioni mirate alla legalità e al benessere comune, il termine casalese sdoganato da riferimenti puramente criminali. In questi giorni due episodi violenti si sono verificati nella cittadina. Uno scenario di certo inquietante, che però non ferma l'azione di tanti, supportati dalla nostra Fondazione, che ogni giorno, impegnati sui beni confiscati ai clan, offrono opportunità nuove economiche e sociali. Basti pensare a quanto si svolge a Casa Don Diana, bene confiscato, luogo della memoria delle vittime innocenti e Punto Lettura della Regione Campania, dove le bambine e i bambini con le loro famiglie svolgono attività di lettura dialogica, consci che la cultura e l'apprendimento sono i primi nemici della camorra". 

Queste le parole di don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, dopo i recenti avvenimenti a Casal di Principe.

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